CONDONIDI "Il rifugio dell'anima"

Valter Gambelli continua a stupirci ponendosi quale poeta dell’immagine, dell’‘oggetto’, del simbolo. La natura ritorna con tutto l’incanto che le appartiene e, dall’intenderla e dal rappresentarla direttamente, come nei suoi quadri, da qualche anno è divenuta anche spazio dove ritrovare un senso. Nella ricerca di Valter (che seguo da sempre) ciò che colpisce è la continuità, la coerenza e la meticolosità di sviluppo, cioè il perdurare a dirsi e a dire con estrema raffinatezza. Tali aspetti, oltremodo preziosi, non sono solo ‘comportamenti creativi’, ma, soprattutto, stile di vita e di sapere. Un porsi d’altri tempi, riverente all’opera, al mondo, all’altro da sé, e in questi NIDI tale dimensione dell’essere appare ancora più evidente che in passato, sia per il significato che le 18 sculture trasmettono, sia per il significante che assumono: un arcobaleno dell’anima in cui il piacere e la positività riscoprono dimensione e potere comunicativo..Nel nido vengono deposte e si schiudono le uova, che, per loro forma e sostanza, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, della sacralità, della resurrezione, di una rinascita etica e spirituale che si concretizza cominciando a vivere una cultura che non sia quella del mercato, del “do ut des”, dello scambio di favore, quindi lontana da ciò che è contratto e aridità; una cultura della solidarietà e della condivisione quotidiana, dell’impegno e della dolcezza.
Gian Ruggero Manzoni